sabato 15 gennaio 2011

Qual’e’ l’attivita’ reale di un esorcista?


Esorcismo: rito solitamente magico, con cui si scacciano spiriti maligni da luoghi o persone.
Nella religione cattolica, complesso di preghiere, atti, riti particolari per liberare dal demonio un invasato oppure un luogo, un oggetto ecc.
L’esorcismo non e’ niente di nuovo, anzi altro non e’ che un fenomeno tanto antico quanto la stessa civilta’ umana.
Ma chi e’ realmente l’esorcista?
Ministro del Rito dell'esorcismo è esclusivamente un sacerdote, questo non va dimenticato visto che molte volte ci si confonde con molti ciarlatani che si spacciano tali, che per la sua pietà, scienza, prudenza e integrità di vita sia ritenuto dall'Ordinario idoneo a tale ministero e da lui espressamente autorizzato ad esercitarlo.
Il sacerdote esorcista ha come ruolo quello di procedere alla celebrazione dell’esorcismo soltanto dopo esser certo che il soggetto su cui sta agendo non abbia semplicemente disturbi psichici.
L'esorcismo deve svolgersi in un clima di fede e di preghiera umile e fiduciosa, sì da evitare ogni impressione di efficacia automatica: la liberazione dall'influsso diabolico avviene se e quando Dio vuole. E qualora fossero presenti altre persone devono anch’essi pregare con tanto amore.
Un esorcista agisce in nome di Cristo e, in nome della Chiesa, esercita un ministero specifico. Anche il fedele che chiede l'esorcismo è un membro della comunità, uno di quei membri che la comunità deve amare di un amore preferenziale: quando è in potere del Maligno, infatti, egli è il più povero dei poveri, bisognoso di aiuto, di comprensione e di consolazione.
Il ministero dell' esorcista perciò, oltre che di liberazione, è anche un ministero di consolazione.


Ma chi sono i soggetti maggiormente colpiti da tale maledizione? Sicuramente i piu’ giovani. Basti pensare alle cause colpevoli per cui uno può aprire le porre al demonio, oggi che tanti giovani sono demotivati e non hanno più ideali forti di vita, ecco che allora sono posti dinnanzi ad esperienze disastrose quando si dedicano all'occultismo.
Il demonio durante il percorso dell’esorcista soffre e fa soffrire. Soffre molto piu’ durante la preghiera che all’inferno.
Non gliene importa niente che le sue sofferenze eterne aumentino, importa solo far soffrire la persona. Voi vedete tutta la perfidia diabolica, senza alcun vantaggio, anzi con danno personale il demonio fa di tutto per far soffrire per il gusto di far soffrire.
I demoni sono legati da una gerarchia ferrea, a cui ubbidiscono. Non è certo una ubbidienza d'amore quanto piuttosto un'ubbidienza di disperazione, è un'ubbidienza forzata, alla quale non possono disubbidire.
Durante l'esorcismo, usi di preferenza le parole della S. Scrittura, anzichè quelle proprie o di altri. E imponga al demonio di dire se è entrato in quel corpo in seguito a magia, o a segni malefici, o a cose maleficiate che il posseduto ha mangiato; in questo caso le vomiti; se invece ci si è serviti di cose esterne alla persona, dica dove sono e, dopo averle trovate, si brucino. Si avverta il posseduto di rivelare all'esorcista le tentazioni a cui viene soggetto.
Se poi il posseduto venisse liberato, lo si ammonisca con cura di guardarsi dal peccato per non offrire al demonio l'occasione di ritornare; in questo caso la sua condizione potrebbe diventare peggiore di quella di prima della liberazione.

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