sabato 8 gennaio 2011

Il libro dei libri, 1984

Fino a qualche tempo fa non avevo una buona considerazione della lettura, o meglio leggevo semplicemente perche' dovevo farlo, semplicemente perche' me lo dicevano i miei insegnanti, semplicemente perche' ero obbligata. Pensare alla lettura era considerato da me una cosa noiosa, una perdita di tempo che avrei potuto benissimo sopperire con un'uscita in amicizia o una qualsiasi scusa sviante. Ma adesso col senno di poi sono riuscita a capire il ruolo fondamentale che poche centinaia di pagine celano in se'. 

Uno dei libri che non deve assolutamente mancare nella biblioteca personale di qualcuno e che consiglierei senza ombra di dubbio e' appunto il ben noto capolavoro di George Orwell, 1984. Questo libro, che all'inizio della mia lettura mi pareva noioso, e' tra i piu' grandi di tutti i tempi ed affronta tematiche da brividi. 

Il racconto presenta un governo totalitario che vede come protagoniste tre grandi superpotenze, di cui il mondo e' composto, in continua e ripetuta lotta l'una con l'altra: Oceania, Eurasia, Estasia, siamo appunto nel 1984. Londra è la città principale dell' Oceania. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha mai visto di persona, pare abbia, secondo i manifesti politici che lo rappresentano, dei grandi baffi neri con tanto di grossi occhioni neri che tutto sanno, tutto scrutano e tutto possono. I principi su cui si basa il Grande Fratello rispecchiano in pieno slogan come: "La guerra è pace", "La libertà è schiavitù", "L'ignoranza è forza". 

Il protagonista, nonche' personaggio principale del libro e' un uomo Winston Smith che deve censurare ed eliminare tutti i giornali, libri e mezzi d'informazione che siano contro il sistema politico ufficiale. Tutte le persone sono sorvegliate da telecamere che identificano ogni suono, ogni bisbiglio, e qualora questo dovesse presentarsi sospetto, la persona deve prima di subito essere fatta fuori e diventare come inesistente. Il protagonista cerca a suo modo di sovrastare questo sistema, tentando di opporsi anche se segretamente alle dure leggi del GF, incontra una donna, la sua compagna Julia con la quale cerca disperatamente di sopravvivere fingendo come si suol dire di "Esser stupidi per non andar in guerra". 

Ma questo libro insegna che la continua lotta ad una vita migliore non sempre si rivela, per noi e per le generazioni successive, un qualcosa gratificante rispetto a quello che gia' si ha. E' da apprezzare la voglia di vivere e la grinta che dimostrano di avere i due innamorati che nonostante tutto si dicono pronti a rischiare pur di opporsi alle oscenita' e agli obrobri di una societa' che passiva accetta addirittura il lento spegnimento dell'essere umano. Il Grande Fratello consta nella totale annientazione del pensare semplicemente, non il pensare per forza contro, ma il pensare semplicemente e' un errore. Il Grande Fratello e' una dittatura psicologica che schiavizza l'animo di una persona e la rende succube di se' stessa, entra in un labirinto senza sapere ne' come e ne' perche' e si autoconvince di essere nel posto piu' desiderabile della terra seppur inconsciamente sa' di essere all'inferno. 

Se consiglio vivamente la lettura di questo libro e' perche' cosi' ci renderemo conto di quanto la fantasia sia piu' simile di quello che ci aspettiamo alla realta' in cui viviamo e di quanto il passato sia da sempre frutto di conoscenza di cio' che vogliamo. 
E come ha scritto il maestro Orwell concludo il mio pensiero con questa frase eccellente"La menzogna diventa verità e passa alla Storia".

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