giovedì 6 gennaio 2011

Abusare di un bambino, ecco cosa vuol dire!


"Queste parole di oggi sono dedicate alla piccola Sarah Scazzi, protagonista della cronaca italiana ormai da mesi, per farle capire che noi tutti le siamo vicini e che probabilmente ne' sapremo e ne' capiremo mai il male che ha subito, ma almeno ricordandola potremo renderla felice e spronare chi come lei ha subito tali abusi a dare l'allarme prima che il tutto sfoci in terribili tragedie". 



Spesso la maggior parte di noi ricorre ad un uso improprio di terminologie che sarebbe opportuno evitare e non sprecare. Quante volte le nostre orecchie hanno udito la parola violenza…quante? Troppe! Violenza per un qualcosa che non esiste, un qualcosa di cui nemmeno si e’ a conoscenza realmente, un qualcosa che neanche vagamente ha sfiorato le nostre menti, un qualcosa che forse, per fortuna, non capiremo mai!
Ma quanti di loro a questo mondo sono stati vittime di violenza soltanto essi potranno capire di cosa stiamo trattando. Quella che a mio avviso si puo’ definire la piu’ schifosa, abominevole, rigurgitante, vomitevole, stomachevole e disgustosa violenza e’ quella nei confronti dei bambini.  I bambini, degli esserini cosi’ piccoli che quasi talvolta ci si spaventa di stringerli troppo, quando poi proviamo semplicemente ad abbracciarli con tutto l’amore che abbiamo dentro. Sono cosi’ teneri e disarmanti che soltanto quando ci guardano con quegli occhietti indifesi ci viene voglia di sbranare chiunque pensi anche lontanamente di fargli del male. Ma che razza di esseri siamo noi uomini se pensiamo tutto questo? Nemmeno possiamo essere paragonati a degli animali, in quanto loro hanno senso di protezione rispetto ai propri cuccioli; e poi la cosa che ci differenzia da essi  e’ il ragionare o ricordo male?
Era mattina ed io andavo ancora al liceo, all’uscita prendevo lo scuolabus dato che ero troppo piccola per possedere una patente, parlando con delle mie compagne si vociferava che fosse morta una bambina di soli 4 anni per un rigurgito, in un paesino adiacente a quello in cui abitavo. Come puo’ una bambina sana morire a causa di un semplice vomito? Tutti sapevano che dietro la morte della piccola c’era qualcosa, o meglio qualcuno che non era stato al suo posto. Decidemmo di andare a vederla ma soprattutto di andare da lei  per pregare affiche’ il suo cammino verso il Signore risultasse piu’ quieto. Io, come le altre, non eravamo molto entusiaste all’idea di vedere una bambina morta, ma dopo i vari tremolii alle gambe passo’ come un attimo e ci ritrovammo nella camera della piccola, bellissima, sembrava stesse dormendo, era scura dai capelli lunghissimi ma presentava una carnagione molto chiara, sembrava una bambola; era diventata un vero e proprio angioletto.
Vi racconto questa storia perche’ soltanto poco dopo si e’ scoperto che la  piccolina era stata ripetutamente violentata da uno zio ritardato e che i suoi genitori, che si mostravano cosi’ disperati per la sua perdita, la obbligavano ad avere rapporti sessuali anche con altre bestie!  Sicuramente peggio di loro.  Dedico alla creatura questa poesia di Davide Serra.

La faccia tra le mani
i graffi sui seni
niente più lacrime a lavarti la pelle
guardi nel vuoto e immobile tremi
e un gelo ti inchioda
povero fiore reciso e calpestato
sbattuto per terra
abusato ed umiliato
fatichi a respirare
non riesci più ad alzarti
non sai riaprire gli occhi
e immobile tremi…
è un esplodere di dolore
un oceano di rabbia
un grido di vergogna
un urlo silenzioso, gelido e
dolente
che lacera la notte
e cresce lentamente e niente più parole
e risate con le amiche,
quelle scarpe favolose,
quei brividi d’amore
è tutto andato in pezzi
è tutto calpestato
rimane la paura, l’abuso della carne,
l’angoscia che perdura…
bocche deformi,
mani che offendono,
palpano e straziano
risate sguaiate
rantoli di belve assetate di dolore
maledetti demoni,
vigliacchi e senza onore
e immobile tremi…
stai ancora tremando
piccolo fiore sbattuto per terra
senza conforto,
senza più amore.

Spero tu abbia trovato la pace nell’alto dei cieli con tutti gli angeli, riposa in pace e non pensare, dopo quello che hai vissuto, che a questo mondo nessuno ti abbia mai voluto bene!

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